Lo yoga proviene dal sub
continente indiano e la politica dalla penisola balcanica.
Sulla rivista
"Internazionale" trovo il giornalista indiano Ajaz Ashraf
che accusa il primo ministro dell'India, signor Modi, di aver usato
lo yoga per suo tornaconto economico, inducendo le mense scolastiche
indiane a comprare cibo proveniente dallo stato da lui
precedentemente governato.
Sempre per tornaconto,
questa volta politico, avrebbe presentato la proposta per la giornata
internazionale dello yoga, all'ONU, per contentare il suo elettorato
induista. Ed altro come l'imposizione alla nazione delle proprie
convinzioni.
Può darsi che il
giornalista abbia una parte di ragione e questo va detto.
Poi si possono fare delle
considerazioni.
L'induismo contiene gran
parte delle istanze della società indiana; la storia è testimone
della sua capacità di aver assorbito tutto, perfino l'islam.
Il signor Modi ha spiegato
all'ONU cosa è, secondo lui, lo yoga.
"Lo
yoga significa mente e corpo; pensiero e azione; dominio di sé e auto realizzazione; armonia tra uomo e natura; un approccio olistico
tra salute e benessere"
Per avere il significato
della parola yoga credo si debba andare alla sua etimologia; in
questo modo si ottengono più significati che compongono la
soluzione.
Corpo e mente, pensiero ed
azione sono tra gli oggetti di studio e sperimentazione indicati
dallo yoga.
Il dominio di se richiama
qualcosa di oppressivo; penso si possa dire meglio disponibilità
delle proprie potenzialità, un qualcosa di simile all'usucapione,
nel senso che non posseggo niente ma quello che ho lo uso.
L'auto realizzazione è una
cosa molto avanzata, direi pertinente allo stato di samadhi.
Lo yoga propone la ricerca
del sè e la sua apoteosi è l'autorealizzazione.
Armonizzare è una modalità
che si usa spesso nelle pratiche di yoga.
Armonia dentro il corpo e
dentro la mente, armonia tra il corpo e la mente, armonia con se
stessi, armonia sociale, armonia con i luoghi che ci troviamo ad
abitare.
L'armonia rende ogni cosa
olistica; credo che salute e benessere debbano armonizzarsi così
tanto da diventare una cosa sola, ed armonizzarsi poi con i tempi
civici, quali quello del lavoro, ma anche della vacanza e del vivere
in generale.
Qui entra in ballo la
politica, non intesa come gestione del potere ma come capacità
visionaria di immaginare uno stato di fatto proporzionale alle
migliori aspirazioni umane.
A proposito di armonia e
sinergia, Menenio Agrippa (500 a.c.) parlò ai rivoltosi spiegando
come tutte le classi sociali possano contribuire collaborando al buon
funzionamento dell'insieme.
Nello yoga ad un cero punto
si parla di yama e niyama, suggerimenti riguardanti il singolo e la
società.
Faccio due esempi,
aparigraha e santosa, condividere e saper gioire. Un buon politico
dovrebbe ricercare il modo per favorire queste qualità nelle
persone.
Le istituzioni, qualora
dovessero servire, andrebbero modulate a favore dello sviluppo delle
migliori prospettive, non solo per reiterare il potere temporale
nazionale.
Sui testi antichi dell'India
c'è scritto che grandi demoni facevano yoga per diventare più
potenti.
Quindi è il fine,
l'obiettivo finale, che fa la differenza.
L'organizzazione sociale di
riferimento dello yoga è la società indiana, comprensiva del
sistema delle caste.
Forse la prima cosa da fare,
come ha indicato il sign. Patanjali è confrontarsi con yama e
niyama, suggerimenti personali e sociali, e partire da lì.
Ci sono tantissime scuole di
yoga, ciascuna specializzata in argomenti specifici.
Si intende per yoga quello
dettato da Krishna nella Bhagavad gita o quello tratteggiato da
Patanjali, o da Svatmarama; bhakty yoga o hatha yoga, nada yoga o
laya yoga?
In India, patria dello yoga,
non sempre le cose sono state fatte bene.
Come da noi; padri della
democrazia, ma nefandezze ne sono state fatte a bizzeffe anche qui.
C'è lo yoga Vajsnava che si
rifà a Dio e quello mayavadi che si limita a descriverne gli
effetti.
Penso che il mondo dello yoga abbia l'opportunità di dialogare per portare all'uomo il meglio di sé.
Penso che il mondo dello yoga abbia l'opportunità di dialogare per portare all'uomo il meglio di sé.
Il sign. Caytania, pochi
secoli fa teorizzò la concomitanza di uguale e diverso; e la
tolleranza è subito conseguente.
Yoga non è una religione
perché comunemente per religione si intende una confessione con un
riferimento ideale. Yoga invece è pratico, ed è usato anche dai
religiosi.
La democrazia applicata in
India non ha lo stesso risultato che ha qui perché lì c'è una
cultura con altre basi.
Uguale per lo yoga, da noi
si capisce con la nostra testa, condizionata, e la nostra esperienza
sciamanica è in linea con lo yoga.
Lo sciamanesimo ha gli
stessi fini dello yoga che punta all'armonia con se stessi, nella
società e con l'ambiente. E lo sciamano usa lo yoga, anche se non sa
che si chiama così.
L'alchimia sarebbe il
favorire tante armonie diverse sulla superficie di questo pianeta.
Diversi insiemi armonici che proprio perché tali possono sfiorarsi,
unirsi e dividersi, in tanti modi quanti possono essere i mandala.
Guardando alle pazzie che
avvengono sul pianeta, si nota assenza di equilibrio.