CULTURA CELTICA, festività di Samhain o Halloween, intorno al 31 ottobre.
Cenni storici:
La
presenza di un "notabile" celtico ad Orvieto, in pieno
territorio etrusco, all'inizio del VI secolo a.c.,
si deduce da un'iscrizione rinvenuta in loco in cui ricorre il
cognome
nobile Katacina,
derivato dal celtico Catacus
(o
Catacius).
L'area
tra il medio e l'alto corso del Tevere si presentava in questo
periodo già "ricca di presenze celtiche sul lungo periodo,
tutte di elevato livello sociale e pienamente integrate nelle realtà
locali" (Torelli).
Erano
presenze limitate all'aristocrazia.
Quindi
ancora prima della "storica" migrazione di massa c'era
stata una lunga prima fase (corrispondente al VII-VI sec. a.C.)
caratterizzata da uno "spostamento orizzontale" tra ceti
elevati dalle città celtiche alle città italiche.
Da
questi dati storici si deduce che la cultura celtica condizionò le
popolazioni dell'Italia centro settentrionale che successivamente, ed
in concomitanza con la colonizzazione romana, furono influenzate
dalla cultura romana già collegata a quella greca.
L'inizio
dell'influenza cristiana in Italia risale circa al 300 d.c. quando
l'imperatore Costantino dette al suo impero una diversa base morale
ed istituzionale, probabilmente per avere più stabilità politica, cosa che né la
religione né le organizzazioni tradizionali erano più in grado di
offrire.
Questi
dati storici indicano la scansione temporale che queste influenze
culturali hanno avuto nella regione oggi conosciuta come Italia.
In
un'epoca globalizzata come la nostra l'accesso a molti contenuti
culturali permette a gran parte delle persone di sentirsi affini a
questo od a quel contesto o contenuto, superando il senso di
appartenenza strettamente collegato al territorio ed alla storia
recente; detto questo va riconosciuto che "la cultura celtica è
quella praticata dall'antica Europa non ancora romanizzata"
(L. Nesi).
La
parola Samhain
ha origini nella lingua irlandese antica e significa anche "fine
dell'estate"; è conosciuta come capodanno celtico. Il ciclo
dell'anno agricolo inizia per i celti con la fine dei raccolti,
quando il terreno viene preparato per l'inverno.
Nella
dimensione circolare-ciclica del tempo,
caratteristica della cultura celtica, Samhain si trova al
di fuori dalla
dimensione temporale e non appartiene
né all'anno vecchio né
al nuovo, di
conseguenza questo è il periodo più magico
dell'anno,
il giorno che non esiste.
In
questo
momento il velo che divide la
dimensione dei vivi da quella dei morti si
assottiglia ed il
transito nei due sensi è favorito.
Il
caos irrompe e la fa da padrone, chi non partecipa perde la sua
ragione d'esistere, è escluso dal tempo stesso ed è socialmente considerato
morto.
L'autorità
costituita
è sospesa, il re subisce la morte rituale, è annegato in una botte
di vino e la sua casa viene incendiata.
Samhain
presenta evidenti aspetti di culto orgiastico, di rottura nei
confronti dell'autorità e delle
norme tradizionali, di
riti
di propiziazione e fecondazione.
Il
sorgere delle Pleiadi,
le stelle dell'inverno, segna la supremazia della notte sul giorno.
Per
i Celti vivere nella memoria dei loro gruppi sociali
ed
essere ricordati nella grande "festa dei morti" durante la
vigilia di Samhain, era una cosa molto importante.
Durante
la notte il grande scudo veniva abbassato per
eliminare
le barriere fra i mondi.
I
morti sarebbero
potuti
ritornare nei luoghi che frequentavano da
vivi
e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore.
Da
questo punto di vista le tribù erano un tutt'uno col loro passato ed
il loro futuro.
I
falò hanno sempre avuto un ruolo importante in questa festa.
Halloween
è
indubbiamente collegata con
Samhain ma ha
origini etimologiche
anglosassoni
che
la collegano alla festa cristiana di tutti i santi che
fu
ufficialmente istituita il 1º novembre dell'840
durante il papato di Gregorio IV.
Probabilmente
questa scelta intese creare una continuità col passato,
sovrapponendo la nuova festività cristiana a quella più antica.
La
festa di Halloween è
arrivata in Italia dagli Stati Uniti dove ha maturato connotazioni
macabre, commerciali e
consumiste;
si esprime con sfilate in costume e con esibizioni
grottesche, i
bambini girano di casa in casa recitando la formula goliardicamente
ricattatoria
-dolcetto
o scherzetto?-
che significa anche "sacrificio o maledizione?".
La
simbologia è legata alla morte, all'occulto, al
male ed ai mostri.
La
leggenda narra di
-Jack-o'-lantern-,
armato
di una rapa
intagliata ed illuminata all'interno con
un tizzone proveniente dall'inferno.
Costui
era stato un
incauto frequentatore dell'occulto che si trovò
a vagare eternamente alla ricerca di un rifugio, nessuno
lo voleva più, nemmeno il diavolo.
In
Irlanda ed
in
Scozia si intagliavano rape per farne lanterne con
effetti ottici terrificanti ed ostili, per
ricordare ad
eventuali anime indesiderate
di
stare alla larga.
Va
ricordato come la tradizione di usare la zucca abbia origini
statunitensi, mentre nella tradizione celtica si usava
la rapa.
La
pratica di travestirsi ha origini medievali.
- Samhain - Contenuti della festa:
Sia
Halloween che Samhain hanno un collegamento col tema della morte.
L'evoluzione
anglosassone della festa esalta l'aspetto macabro anche con le sue
maschere e la conseguente esorcizzazione della morte stessa mentre
Samhain suggerisce un rapporto più tranquillo, leggero ed anche
propositivo nell'accoglienza dei defunti portatori di facilitazioni;
un atteggiamento che non respinge la morte in toto, ma solo quella
parte rappresentante di valori che possano complicare le cose da
vivi.
In
questo periodo iniziano le settimane più scure dell'anno, si va verso
la massima oscurità del solstizio d'inverno.
Presiedono questa festa le forze che distruggono e che rinnovano (dea Hekate).
Presiedono questa festa le forze che distruggono e che rinnovano (dea Hekate).
Nell'iconografia
indiana il riferimento è Shiva, incaricato di distruggere e
rigenerare per fornire materiale adatto a nuove creazioni.
Colori:
nero, blu scuro, argento.
La
festa è notturna, come in tutte le feste di luna.
Elemento:
terra.
Il
tema è la morte ed i morti.
La
morte è intesa come commiato o saluto a ciò che non serve più e/o
che ha fatto il suo tempo, lasciar
quindi scorrere il tempo, lasciar andare le caratteristiche passate
per assumerne di nuove.
Il
contenuto della ricorrenza di Samhain si collega all'equinozio di
autunno dove luce e tenebre sono in equilibrio, dove finisce l'estate
piena ed inizia l'autunno.
Un
tema interessante è quello di bruciare tutto ciò che è passato,
che non serve più, compreso il compito che ci si era assegnati
durante il Samhain precedente e che è stato portato avanti per un
anno intero.
Ora
è il momento di impostare un nuovo progetto di realizzazioni da cui
scaturiscano azioni da compiere nell'anno che sta per iniziare.
La
forza della vita si è ritirata e concentrata e fa sempre più
freddo.
Anche
per noi è venuto il tempo di ritirarci e ripararci, è il tempo
giusto per entrare dentro di noi e riflettere, ricordare cosa è
successo finora, valutarlo e preparare il futuro che vogliamo.
I
morti vanno ricordati per le tracce che hanno lasciato, per tutto
quello che ci può servire, facendo tesoro della loro esperienza. Rapportarci con i nostri antenati significa anche cercare e trovare le cause del nostro modo di essere.
In
questo periodo i mondi sono più vicini del solito e questa vicinanza
deve suggerire prudenza, cautela, attenzione e rispetto, tutti
dobbiamo essere consapevoli dei nostri desideri, delle forze che
questi desideri richiamano. E' il periodo giusto per la pratica delle arti
divinatorie. E' il periodo giusto per fare attenzione a ciò che
durante i sogni viene espresso dal nostro corpo astrale; potrebbero
essere indicazioni preziose.
In
questo periodo i frutti sono già giunti a maturazione, alcune piante
riposano, altre muoiono insieme alle foglie, molto sparisce,
svanisce, marcisce, passa.
Solo
i semi sottoterra portano già in se il nuovo ciclo.
Si
può notare come tutt'oggi questo sia il periodo in cui viene
seminato il grano. Il suo seme ha bisogno di rimanere sotto terra
fino a quando germoglierà, e non germoglierebbe bene se fosse messo in terra
direttamente durante quel periodo.
Fuoco rituale:
Scrivi
cosa vuoi lasciar andare.
Il
fuoco può bruciare tutto quello che pensi non possa servirti più,
anche lettere, documenti e foto.
Prepara
su
un tavolino i doni
ed una candela accesa per gli antenati che ricordi con benevolenza.
Prepara
bevande calde.
Prepara
per il fuoco.
Purifica
tutti i presenti col fumo di salvia.
Prepara
il cerchio salutando gli elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed
etere.
Trasferisci
un dono dal tavolo ad ogni elemento perché ogni elemento contiene parte dei tuoi antenati. (fiori,
cibo, lana da filare, altro)
Accendi
il fuoco e brucia quello che hai da bruciare.
Brucia
quello che hai scritto.
Girotondo
per mano, chiedendo aiuto agli antenati per trovare le soluzioni
migliori.
Ognuno
con la propria lampada cerchi un posto appartato dove può sedersi o
sdraiarsi, oppure danzi come gli viene, con l'intento di trovare il
proprio compito per l'anno nuovo. Quando lo ha trovato ritorna al
fuoco e beve una bevanda calda. Quando tutti sono riuniti ognuno dice
il suo compito agli altri.
A
seguire, sul posto od in casa cena rituale con miglio, zucca, zuppa
di pollo, burro alle erbe, dolce con mele, cannella e caramello.
Prima
di andarsene si salutano gli elementi e si apre il cerchio.
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